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Alla ricerca del costume perfetto – estate 2017

Quest’anno andrò a Cuba e oltre ad essere andata dall’alimentarista per poter fare delle foto in costume da bagno senza sentirmi male, voglio comprarmi dei costumi nuovi. Ne voglio uno intero semplice, possibilmente scollato dietro e due bikini NON imbottiti e neanche che mi facciano sembrare più piatta di quello che sono.

Partiamo dai brand più conosciuti

 

COS:

& other stories:

H&M

Calzedonia

questo c’è in diverse colorazioni, ma vi dirò il bianco cafona non mi dispiace ahahah!

Oysho

Zara

American Apparel\ costumi non sgambati di più! Modello che portava mia mamma negli anni 80\90 e che indossa in tutte le fotografie di lei a Riccione.

Ma passiamo ai marchi che ho scoperto e che mi piacciono tantissimo, ovviamente i costi aumentano, ma secondo me per alcuni ne vale veramente la pena.

LIDO: Scoperto tramite instagram e subito occhi a cuoricino.

Questo modello mi piace tantissimo in blu cobalto e indian jade (verde)

Invece il bikini mi piace tantissimo quello rosso.

Matteau: il costumo nero che cercate da anni lui lo ha fatto.

Hunza G london: non commento neanche, vi metto solo le foto.

Per chi invece vuole osare, e non sono io perchè starei tutto il tempo a controllarmi se ho tutto coperto, il brand MINIMALE ANIMALE (ovviamente californiano) fa per voi!

Che ne pensate? avete già pensato alle vacanze estive? siete anche voi a dieta? io sono alla mia sesta settimana di dieta e forse non sono più nervosa come all’inizio, forse è, il mio moroso potrebbe dissentire.

Tim Walker – Fotografo di moda

Mentre stavo finendo di preparare il post su Kyoto, ho riguardato il mio libro su Tim Walker, uno dei miei fotografi preferiti di moda e ho pensato di raccogliere alcune delle sue foto che mi piacciono di più.

Classe 1970 inglese, si avvicina al mondo della fotografia ancor prima di frequentare l’università, collaborando all’archivio di Cecil Beaton presso la Condé Nast Library di Londra. Consegue la laurea mentre lavora come assistente fotografo a Londra, si  trasferisce poi a New York per assistere a tempo pieno il fotografo Richard Avedon. Una volta rientrato in Inghilterra si dedica al ritratto e al lavoro documentaristico, fino ad approdare a Vogue, dove realizza il suo primo servizio.

Io è proprio grazie a Vogue che l’ho conosciuto.