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Egon Schiele by Tim Walker + Tilda Swinton per i-D ‘The Creativity Issue’

Tutti conoscerete il Fashion Magazine Online i-D, uno tra i miei preferiti in cui scovare novità, leggere interessanti articoli ma soprattutto in cui potete trovare servizi fotografici veramente originali e ben fatti.

Nei giorni scorsi mi sono innamorata dei servizi fotografici di Tim Walker, uno in collaborazione con lo stilista Jacob K e l’altro (forse il mio preferito tra i due) quello che vede come protagonista la bellissima Tilda Swinton, che sarà l’attrice principale del film appena uscito Okja.

Nel primo le fotografie si sono liberamente ispirate ai lavori dell’artista Egon Schiele, pittore e e incisore austriaco, esponente assoluto del primo espressionismo viennese. Gli abiti indossati dai modelli (Kiki Diede Hanneloek Willems e James Crewe) sono di diverse case di moda, ad esempio i body sono di Repetto, i cappotti di Simone Rocha e di Proenza Schouler, i pantaloni sono Fendi e Gucci, gli abiti di Miu Miu e le scarpe di Maison Margiela.

Nel secondo servizio Tim Walker immortala la bellezza eterea e pura di Tilda Swinton, utilizzando prevalentemente toni freddi. Gli abiti indossati sono tutti dello Studio FBG, atelier parigino che si occupa della realizzazione di costumi per l’haute couture, il panorama cinematografico, per l’opera e per i grandi teatri.

Tim Walker – Fotografo di moda

Mentre stavo finendo di preparare il post su Kyoto, ho riguardato il mio libro su Tim Walker, uno dei miei fotografi preferiti di moda e ho pensato di raccogliere alcune delle sue foto che mi piacciono di più.

Classe 1970 inglese, si avvicina al mondo della fotografia ancor prima di frequentare l’università, collaborando all’archivio di Cecil Beaton presso la Condé Nast Library di Londra. Consegue la laurea mentre lavora come assistente fotografo a Londra, si  trasferisce poi a New York per assistere a tempo pieno il fotografo Richard Avedon. Una volta rientrato in Inghilterra si dedica al ritratto e al lavoro documentaristico, fino ad approdare a Vogue, dove realizza il suo primo servizio.

Io è proprio grazie a Vogue che l’ho conosciuto.