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Un weekend a Firenze – Ristoranti senza glutine

Buongiorno a tutti, in questa bellissima giornata di sole milanese volevo raccontarvi del mio weekend a Firenze del mese scorso. Ho alloggiato in una casa bellissima, a Santo Spirito, dietro praticamente a Palazzo Pitti, trovata su airnb, questo è il link della casa. Per questa volta non avevamo dei piani stabiliti, sapevo solo che volevo rivedere gli Uffizi con le mostre annesse e farmi una passeggiata senza un programma stabilito. Ma in realtà cos’ho fatto a Firenze per tre giorni? HO MANGIATO, tantissimo, forse troppo. Ma i fiorentini oltre a offrirti sempre da bere, hanno porzioni assurde e continuano a portarti cibi ai quali non puoi assolutamente dire di no. Ammetto che è una delle cucine tradizionali italiane più buone, a mio giudizio.

 

Ho ovviamente fatto una lista dei ristoranti da provare, quelli senza glutine hanno il simbolo GF in fondo alla descrizione:

  • LA GRATELLA. Non so neanche da dove iniziare, so solo che mi sono slogata la caviglia uscendo dal locale ed ero talmente piena che non riuscivo neanche a parlare. Personale di sala favoloso. Cosa abbiamo mangiato? Mi vergogno anche a scriverlo: antipasti con salumi tipici del casentino, pappardelle al cinghiale per me e per Abi la ribollita. Poi sei a Firenze vuoi un gareggiare con il tuo vicino di tavolo su chi mangerà più fiorentina? Ecco il mio fidanzato è riuscito a mangiarsi una bistecca grande quanto il tavolo, io ne avrò mangiata un terzo con contorno di patate arrosto. Avevo gli occhi a cuore, e comunque abbiamo vinto noi.  Ho solo una foto per farvi capire lo stato d’animo della cena. GF
  • QUINOA. La sera dopo avevo bisogno di depurarmi e volevo provare questo posto. Tutto il menù è senza glutine, la location è veramente bellissima e abbiamo anche mangiato molto bene. “Il menù coniuga i sapori della tradizione e quelli della cucina orientale per offrire piatti dai sapori decisi”, io consiglio il riso vialone con zucca e amaretti e come antipasto la papa rellena che è una patata ripiena di funghi porcini e formaggi. GF
  • MERCATO CENTRALE DI FIRENZE. Aperto tutti i giorni, potete pranzare e comprare prodotti tipici, dovete saper scegliere, perché oltre ai produttori locali ci sono banchetti acchiappa turisti che non vendono cose realmente toscane. GF
  • LA BUCHETTA. Piatti toscani tra scaffali di vino e tappi. Qui finalmente sono riuscita a mangiare i Pici, ovviamente una rivisitazione senza glutine, ma hanno sempre pasta fresca gluten free. Varamente ottimi. GF
  • L’ANTICO TRIPPAIO. Panini con la porchetta e il lampredotto e trippa alla fiorentina serviti in un piccolo chiosco in piazza dei Cimatori.
  • STARBENE Firenze. Una Bakery dove potete fare colazione e pranzare, totalmente senza glutine. GF
  • RISTORANTE HOSTARIA IL DESCO. A pochi passi dal Ponte Vecchio, conduzione famigliare e piatti tipici toscani. GF

Più o meno la passeggiata è stata questa. Siamo partiti da Piazza del Duomo, piena zeppa di turisti giapponesi che si facevano selfie tra cavalli e palazzi. Poi siamo arrivati a Piazza della Signoria, siamo entrati alla Galleria degli Uffizi (il giorno prima avevamo prenotato i biglietti, per evitare la lunga coda), la visita è durata più o meno due ore e mezza. Da qui siamo arrivati al Ponte Vecchio. Sosta a casa, poi palazzo Pitti con il giardino di Boboli e infine Santo Spirito. 

Viaggiare in tutto il mondo essendo celiaci? Si può!

La domanda che mi viene fatta più spesso dalle persone che incontro è: e come fai a viaggiare? In effetti qualche anno fa vivevo la celiachia come un grosso problema a livello sociale. Dato che soprattutto in Italia la maggior parte della nostra vita sociale ruota intorno a cene, aperitivi, colazioni e brunch, capite bene che il dover sempre dire di no o comunque fare quella che non ordina nulla a parte una bibita mi risultava essere abbastanza complicato. Sono forse una delle prime a cui è stata diagnosticata la celiachia, avevo 12 anni, ero nell’adolescenza, proprio quel periodo in cui non ti piace essere diverso dai tuoi coetanei, anzi vorresti solo omologarti a loro e fare tutto in simbiosi con loro, unito a questo il mio carattere: timida, con ansia da “oddio sono al centro dell’attenzione” e insicurezza…connubio perfetto!

Ma cos’è la celiachia?

Viene classificata con malattia autoimmune dell’intestino tenue. Ho sempre odiato la parola malattia, ma mai come adesso preferisco differenziarmi dalle intolleranze che quotidianamente le persone dicono di avere. Solitamente bisogna essere degli individui geneticamente predisposti o come la sottoscritta essere solo sfortunata dato che nessuno dei miei parenti è risultato positivo ai test.

A cosa siamo allergici?

A tutto! Scherzo ovviamente, siamo allergici alla proteina del glutine che è contenuta in diversi cereali quali: grano, orzo, farro e segale. Molti pensano che togliendo pasta pane e derivati il problema sia risolto, invece no, la proteina del glutine è in tantissimi altri alimenti dai piatti pronti, ai salumi e ai formaggi. Diciamo che noi celiaci dobbiamo essere veramente molto bravi a destreggiarci sulla lista degli ingredienti presenti nei vari alimenti.

Quali sintomi avevo?

TUTTI! La mia santa dottoressa sempre santa, specializzata in celiachia e in gastroenterologia appena mi ha visto sapeva già la diagnosi. Ero estremamente magra, non assorbivo nulla di quello che mangiavo, avevo sempre dolori addominali, tanto da non riuscire a stare in piedi, passavo giorni e giorni a letto, senza forza (anche a causa dell’anemia). Avevo tutti i sintomi di una vera e propria intossicazione ma a livello cronico.

Dopo la diagnosi?

Non è una cosa grave, ma credetemi nel quotidiano si fa sentire. La tua alimentazione deve cambiare completamente, devi inserire nuovi prodotti con la spiga sbarrata (simbolo che testimonia il glutenfree) devi imparare a cucinare e a trovare delle alternative ma soprattutto imparare a conoscerti, a conoscere il cibo e farci pace. Dopo aver fatto tutto questo, dovete educare le persone che vi circondano, io sono stata molto fortunata, genitori, fidanzato e nonni possono farvi a voce una lista di prodotti completamente senza glutine. Ricordo ancora mia nonna quando tornata da scuola per l’ansia da briciola mi girava la tovaglia al contrario (si sa mai che il nonno ha sbriciolato il pane cit.). C’è chi a casa ha stoviglie separate, io no, tanto finisce tutto in lavastoviglie e viene completamente disinfettato, l’unica accortezza che ho è di avere uno scaffale della credenza solo per me.

Ma andiamo al nodo centrale di questo articolo, come faccio quando viaggio?

Ho delle routine ben precise da seguire, sennò vado in ansia e penso al peggio.

  1. Innanzitutto io mi faccio sempre un’assicurazione sanitaria soprattutto per i paesi fuori dall’Europa, portandomi con me tesserino sanitario, la lista delle cose a cui sono allergica (la celiachia non è l’unica mia allergia) e una ricetta del medico scritta in italiano e inglese in cui viene detto che sono celiaca e che nella mia valigia trasporto prodotti senza glutine per la mia dieta. Questo lo faccio nel caso in aeroporto mi fermino il bagaglio per il controllo.
  2. Mi porto sempre dei medicinali che so essere fondamentali nel caso assuma glutine o abbia sintomi strani.
  3. Mi porto alcuni prodotti senza glutine, dividendoli un po’ tra bagaglio a mano e bagaglio in stiva. Lo faccio perché alle volte il bagaglio non arriva in aeroporto con te e per evitare di non averli, ma soprattutto per stare tranquilla, preferisco fare così. I prodotti che mi porto sono sempre: crackers, pasta, fette biscottate per la colazione e qualche dolcetto. In più un contenitore nel caso dovessi trasportarmi il cibo durante la giornata.
  4. Aggiunto a tutte queste accortezze quando prenoto per i miei viaggi, nell’alloggio, controllo sempre se è presente la cucina con stoviglie, è una caratteristica che non può mai mancare.
  5. Nell’organizzazione quotidiana del viaggio inserisco sempre  ristoranti\tavole calde che hanno il menù senza glutine, e che ho trovato facendo varie ricerche in internet.

Ovviamente esistono gli incidenti di percorso, non tutti conoscono questa problematica e non tutti sanno cucinare tenendolo in considerazione. Qui dovete intervenire voi, dovete far capire al ristoratore che è necessario seguire le vostre direttive e se non è presente nel menù l’opzione senza glutine, optare per quello più neutro: carne alla griglia e verdure, specificando sempre no PANE! Non sapete quanti piatti ho spedito indietro. Un accortezza che ho sviluppato è chiedere costantemente, ogni volta che vi portano il piatto, conferma del fatto che sia senza glutine. Imparate o scrivetevi come si dice senza glutine nella lingua del paese in cui andate e soprattutto fatevi un giro nei supermercati locali, a parte che è una routine che io e il mio ragazzo abbiamo perché lo troviamo divertente ma poi potrete rimanere sorpresi e trovare alternative glutenfree del posto. Sono perfettamente a conoscenza del fatto che non sia facile, perché devi sempre pensare prima al pranzo\cena e far sempre la guasta feste obbligando tra virgolette le persone a scegliere determinati ristoranti, ma non è colpa tua e in questi casi un po’ di amor proprio dovete tirarlo fuori. So perfettamente anche che la situazione è migliorata, prima acquistavo i prodotti solo in farmacia, ora in tutti i supermercati potete trovarli. Non è facile ma non è neanche ingestibile, dovete solo trovare come in tutte le cose il giusto compromesso e le vostre routine personali.

I migliori ristoranti di Milano – Glutenfree

Facendo mente locali di ristoranti e pasticcerie glutenfree a Milano mi sono resa conto che effettivamente ceno o pranzo spesso fuori.

Sono celiaca da circa 15 anni e ormai mi destreggio molto bene con ristoranti, ristoratori e ingredienti.

Capisco bene che chi si trova a dover affrontare all’improvviso questo mondo e questa intolleranza si trova spesso spiazzato o peggio pensa di non poter più uscire a cena tranquillo. Beh vi sbagliate! Dovete solo abituarvi, informarvi e anche pretendere!

A Milano ad esempio potete trovare un’ampia scelta, qui vi farò un elenco di alcuni ristoranti, locali e pasticcerie testati dalla sottoscritta.

 

Panetterie-pasticcerie

  • Glufree Bakery: viale Gian Galeazzo 6 e via Curtatone.  Qui trovate tutto, dal pane alla rosticceria ai dolci, rigorosamente senza glutine con una vasta scelta di prodotti anche senza lattosio. Potete anche sedervi e mangiare direttamente lì.

 

  • PanPerMe gluten free Bakery: viale Monte nero 57,  offre prodotti dolci e salati, utilizzando farine diverse, ovviamente tutte senza glutine. Il locale è molto carino e mentre fai colazione puoi dondolarti su una bellissima altalena.

 

Ristoranti Italiani

  • Cantina Piemontese: via Laghetto 2, Atmosfera anni 30, con prezzi medio alti, cucina tradizionale e ottimo vino. Per il senza glutine, quando prenotate, dovete informarli.
  • 23 Risotti\Trattoria Casa Fontana: piazza Carbonari 5, forse uno dei miei preferiti, tipicamente milanese, trovate accostamenti di ingredienti che mai pensereste di poter abbinare. La specialità del ristorante è il risotto e ne trovate di diversi tipi divisi per categoria: piccanti, alla frutta, delicati e saporiti.

 

  • Trattoria da Abele: via Temperanza 5, sono andata per il mio compleanno e ovviamente ho adorato il posto, anche qui milanese, ed è una vera trattoria. Il menù cambia tutte le sere e presenta sempre tre diversi risotti, uno a base di carne, uno a base di pesce e uno a base di verdura. Fra i secondi ci sono sempre una carne bianca, una carne rossa, un piatto di selvaggina, un piatto di pesce, una trippa e un baccalà. Ricordatelo sempre nella prenotazione della vostra allergia, ma io non ho avuto alcun tipo di problema, anzi sono stati molto gentili ed erano molto preparati.

 

  • Taverna Guyot: via Arnaldo da Brescia 3, mi piace tantissimo il locale, si mangia benissimo, i prezzi sono medio alti, ma per la qualità del cibo secondo me sono proporzionati. Assaggiate assolutamente il tagliere di degustazione con formaggi e salumi, accompagnati da marmellatine che vi faranno impazzire. Qui c’è un menù a parte senza glutine e vi coccoleranno per questo (non scherzo).
  • Puglia Bakery e Bistrot: via Oldofredi 25. Ha appena aperto e tutto il menù è senza glutine, è un posto piccolo, ma super accogliente, se siete in tanti, i tempi di attesa potrebbero risultarvi lunghi, ma il cuoco è uno e la cameriera pure, quindi diciamo che sono giustificati. Assaggiate la pizza, è un impasto innovativo e secondo me è la pizza senza glutine più buona che abbia mai mangiato.
  • Capra e Cavoli: via Pastrengo 18. Cucina anche vegana e vegetariana. Posto molto carino, personale disponibile e ovviamente ampia scelta per il senza glutine. Io sono andata di sabato e c’era il brunch con buffet libero, mi è piaciuto tantissimo ed è molto abbondante.

  • Potafiori: via Salasco 17, musica e fiori e i miei occhi a cuore. Se avete un anniversario o volete portare la vostra mamma a cena fuori, andate qui. E’ meraviglioso e si mangia anche bene. Potete far colazione, pranzare o cenare, ma io consiglio cena. La cucina è abbastanza tradizionale ma con abbinamenti innovativi.

  • Ghea: via Valenza 5. Ristorante vegetariano, toglietevi dalla testa tutti gli stereotipi del non si mangia niente in questi ristoranti, esco e ho ancora fame ecc. è un ristorante che rivede la cucina tradizionale in chiave sostenibile e nel rispetto della natura. Utilizzano ingredienti biologici e alla sera per accompagnare la cena ci sono infusi che valgono la pena di essere assaggiati.

  • Isa e Vane: temporaneamente è chiuso per rinnovo locale. Ma quando Abi mi vuole portare in un posto per tirarmi su il morale andiamo qui. Come dice lui è molto Giuliesco 🙂 il brunch è molto buono è sia dolce che salato e i centrifugati pure. Cucina tradizionale con rivisitazioni innovative.

Ristoranti Internazionali

  • Tara: via Domenico Cirillo 16. Ristorante indiano e  con ampia scelta senza glutine. La scelta del menu è ricca e le portate arrivano al tavolo servite da camerieri in abiti tradizionali, con musica d’atmosfera in sottofondo.
  • Ta-hua: via Fara 15. Ristorante autentico e tradizionale di Hong Kong a Milano. Fondato 40 anni fa dal Sig. Shou e da sua moglie Sucin di Hong Kong e attualmente gestito dai loro figli.
  • Bomaki: va abbastanza di moda, ma effettivamente è anche molto buono. Ce ne sono tre a Milano: uno in via Raffaello Sanzio 24, uno via Largo la Foppa 1 e in corso Sempione 10. Descrizione che hanno sul sito: innovativa proposta di una food&drink experience nipponica accostata ai profumi e ai colori brasiliani, in un’atmosfera easy-chic. A Milano vanno molto queste descrizioni ahahaha. Diciamo che è un sushi rivisto con ingredienti prettamente brasiliani. Molto bello il locale, prenotate anche con giorni di anticipo e soprattutto assaggiate i cocktail. Il glutenfree è segnalato sul menù.
  • Mexicali: è una catena di ristoranti messicani. A Milano lo trovate in viale Bligny o in viale Ortles o via Valtellina. Non posso far paragoni con altri ristoranti che propongono questo tipo di cucina, ma per quanto io non apprezzi particolarmente piatti di carne, ammetto che le tortillas (di mais per i celiaci) sono molto buone.
  • Shambala Milano: via Ripamonti 337. sono stata qui per il compleanno di Abi. Locale bellissimo, cucina sud est asiatica (Thailandese e Vietnamita), interpretata in modo esclusivo, piatti unici di carne, pesce e verdure. Per il senza glutine dovete chiedere al cameriere, perché sul menù non è segnalato. Ma anche qui c’è un’ampia scelta 🙂 il pad thai è buonissimo.

Questi sono alcuni che ho testato ma la lista è ancora lunga, prossimamente la aggiornerò ulteriormente!

Saluti anche da Nino con la mia fascia in testa 🙂