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Special Guest: HypFi – Le canzoni tristi per persone felici da ascoltare a Luglio

Eccoci qui con il nostro appuntamento mensile, ho scelto come sempre le mie dieci canzoni preferite e ho chiesto ad Abi di raccontarci un po’ dei cantanti. Se non conoscete ancora Hypfi- canzoni tristi per persone felice vi lascio i vari contatti e i vari post in cui abbiamo collaborato.

Iniziamo con i London Grammar, il trio inglese che con il secondo album ha confermato la sua vocazione per un mix di melodie raffinate e classiche con sonorità moderne. E’ uno dei pochi gruppi che piacciono moltissimo sia a me che a Giulia, quindi non potevano mancare. E il video di Oh Woman Oh Man in doppia versione (dal punto di vista di lui e da quello di lei) è da non perdere.

Torres invece è una cantautrice americana, della Florida, reduce da uno splendido secondo album (che l’aveva portata un paio di anni fa a un bellissimo concerto al Magnolia). In attesa del terzo, ecco un nuovo singolo, Skim, che avvicina il suo indie rock a un suono più elettronico.

Ma se vogliamo parlare davvero di rock, non si può non citare PJ Harvey, che ormai da venticinque anni calca le scene dei più grandi festival. Questa volta propone una canzone insieme al musicista egiziano Ramy Essam, una delle anime della rivoluzione del 2011, dopo la quale fu arrestato e torturato. Il loro singolo The Camp è stato pubblicato per beneficenza in aiuto dei bambini della valle della Beqāʿ in Libano.

Con la canzone successiva si passa invece decisamente al folk, e lo si capisce anche solo vedendo Iron & Wine: barba lunga, camicia con le maniche arrotolate, viene dal Sud Carolina. Ma la sua musica è tutt’altro che piena di sterotipi, come anche questo nuovo singolo, Call It Dreaming, che anticipa il nuovo album, in uscita ad agosto.

Rimaniamo nei dintorni del folk, contaminato però con il pop e il blues, alla Hozier o James Bay, per citare due esempi recenti di gran successo. Parliamo di Isaac Gracie, che anticipa l’uscita del suo primo album raccontando una storia d’amore che sta finendo con il singolo All In My Mind.

La band successiva non ha bisogno di grandi presentazioni. Basta dire che i Radiohead hanno curato una riedizione del loro capolavoro del 1997, Ok Computer, con alcuni brani inediti. Uno di questi è Man of War, e anche nel videoclip si respira l’aria degli anni Novanta.

I Manchester Orchestra, malgrado il nome, non vengono dalla stessa terra dei Radiohead, ma da Atlanta, e sono in uscita con il loro quinto album di indie rock, A Black Mile to the Surface. Se volete ascoltarli e allo stesso tempo scoprire un film tanto assurdo quanto sorprendente, guardatevi poi Swiss Army Man, la colonna sonora è tutta loro.

Moses Sumney è invece un giovane cantautore che unisce uso del farsetto con sonorità molto moderne, alla Anohni o Parfume Genius. Nel corso dell’anno uscirà il suo album d’esordio, ma intanto ci possiamo ascoltare Doomed, e sono sicuro che non vi lascerà indifferenti.

Chiudiamo con due gruppi sicuramente già molto noti, ma che sono usciti con due gran bei singoli. I The National di Matt Berninger, che continuano il loro percorso indie rock molto autoriale con la nuova Guilty Party e il The xx, il cui album uscito a gennaio è senza dubbio candidato ad essere uno dei migliori del 2017, con il singolo I Dare You e un videoclip ricco di teenager emergenti (Millie Bobby Brown di Stranger Things, Ashton Sanders di Moonlight e Paris Jackson, figlia di Michael.

 

Grazie Abi! Vi rimando anche al post del mese scorso  e potete trovare Hypfi  anche su facebook e instagram!